Super Mario 64: quando il retrogaming vola alto
Se scandagliate il web che cosa trovate di solito? Notizie e curiosità da tutto il mondo, video divertenti, consigli per la vita di tutti i giorni, le migliori app scommesse ed ovviamente il retrogaming che sta vivendo un’epoca d’oro.
Un titolo su tutti? Ovviamente quello del titolo, ma cerchiamo di partire dal principio. Per lanciare al meglio una console come il Nintendo 64 occorreva che il genio di Shigeru Miyamoto si rimettesse di nuovo al lavoro. Occorreva un gioco nuovo che mostrasse tutta la potenza di un “cubettoso” mondo in 3D senza però che i fan di vecchia data rimanessero delusi.
Come fare dunque? Visto che la Nintendo, anche per i profani, è famosa per le sue mascotte videoludiche la scelta migliore fu quella di affidarsi a quella più iconica di tutte, ovvero il prode idraulico baffuto Super Mario!
Gli eventi di questa sua prima avventura in tre dimensioni sono ambientati poco dopo i celebri scontri a 16 bit visti su Super Mario World. Il nostro eroe riceve dunque una lettera firmata dalla tanto amata, e rapita, Principessa Peach che lo invita nel suo castello per mangiare una torta.
Ma ovviamente il pericolo, e la nemesi di sempre ovvero Bowser, è sempre dietro l’angolo ed anche questa volta la Principessa Peach viene rapita. Oltre a ciò il castello è stato completamente trasformato grazie al potere di ben 120 stelle.
Il re dei Koopa, infatti, ha deciso di nasconderle all’interno di tantissimi mondi, accessibili tramite enormi dipinti, enigmi e segreti vari. Indovinate dunque a chi toccherà raccogliere di nuovo tutte queste stelle, sbloccare i poteri dei diversi cappelli (dal volare al diventare di metallo praticamente) e sconfiggere ogni volta Bowser fino al tanto agognato scontro finale? Ovviamente a Super Mario ed al giocatore che, una volta impugnato il quantomai particolare controller a tre punte, dovrà farsi largo attraverso mondi davvero interessanti!
Fino a qui potrebbe quasi sembrare un capitolo di Super Mario come tanti altri, ma attenzione, ricordiamoci che era sempre il 1996 e la partita era ancora tutta da giocare. Prima di tutto, mai come in quel momento, è stato possibile vedere un protagonista che poteva saltare, arrampicarsi ed attaccare da così tante angolazioni e le possibilità erano davvero tante.
Altro elemento imprescindibile era la possibilità di rigiocare più volte lo stesso livello perché, dopo un tot di Super Stelle raccolte, la sua struttura cambiava e quindi era possibile trovarne altre. In tal modo era molto più “facile” raggiungere la ragguardevole cifra di 120.
L’eccezionale musica di Kōji Kondō poi, tra i compositori di The Legend of Zelda, garantisce un’esperienza di gioco davvero piacevole ed immersiva.
Ultimo, ma non ultimo, il fatto che tutto questo, per la prima volta in assoluto, era in tre dimensioni. Una mossa che ha praticamente messo KO la rivale dell’epoca SEGA, ma che comunque non sarà mai “avanzato” come la neonata prima PlayStation della Sony.
Se anche voi volete rigiocare queste avventure potete gustarvele in versione ampliata su Nintendo 3DS, in versione tripletta per Nintendo Switch assieme a Super Mario Sunshine e Super Mario Galaxy oppure, direttamente, tramite il servizio Nintendo Switch Online.
