Musica e videogiochi musicali vanno d’accordo perché progrediscono di pari passo, anzi insieme. L’elemento che salta all’occhio leggendo le statistiche è l’età degli acquirenti, la stessa per entrambi i prodotti.
Indice
La musica e i videogiochi musicali
Un dato che non è certo sfuggito a chi vuole promuovere nuovi brani. Il primo ad avere l’idea è stato Lyor Cohen, presidente dell’etichetta Island Def Jam. Ha stretto un’alleanza con Electronic Arts, un vero e proprio impero nel settore dell’intrattenimento elettronico.
I rapper presenti nel catalogo dell’editore musicale hanno dato i loro brani ai videogiochi, facendoli diventare colonne sonore. Canzoni inedite che si sono diffuse tra i giocatori, moltissimi. I brani all’interno dei giochi stessi sono brani destinati al mercato, che si fanno conoscere proprio attraverso questo strumento.
Un mezzo che veicola facilmente i contenuti, sfruttando la passione di chi passa ore tra PC e joystick. La musica non ha creato un connubio con i giochi solamente per pubblicizzare nuovi cantanti o testi e suoni innovativi. Infatti sono molti i videogame pensati per avvicinare le persone al mondo della composizione musicale.
É il caso di chi vuole imparare a suonare la chitarra.
Rocksmith
Dai Rolling Stones ai Muse racchiusi nel videogioco Rocksmith. Ci sono una cinquantina di brani di altrettanti anni che hanno fatto la storia del rock. Davvero realistico, il simulatore prevede il collegamento di una vera chitarra alla console o al computer. Il tocco magico lo si ottiene grazie ad un cavo, Real Tone Cable, che consente di trasformare il segnale analogico dello strumento musicale in un segnale digitale, facile da amplificare con il televisore oppure un impianto audio. Il cavo è incluso nella confezione. Se poi se ne prende un secondo, è possibile collegare un secondo giocatore e simulare una band. Rocksmith, la seconda versione è del 2014, mette a disposizione spartiti e accordi per chitarra. In un attimo si calcheranno le orme dei chitarristi più famosi sulle musiche dei complessi che hanno infiammato le platee di tutto il mondo.
Guitar Hero
Un po’ più vecchio, datato 2006, è Guitar Hero, un videogioco musicale per la PlayStation, che riproduce fedelmente ogni sensazione che provano i più grandi musicisti. Chi ama suonare la chitarra trova sicuramente originale l’intrattenimento del prodotto. Si tratta di una chitarra più piccola di quelle vere, con cinque tasti di diversa colorazione posti in parallelo rispetto al manico.
La plettrata si fa su una barra di plastica posta all’altezza delle corde. Si possono seguire gli spartiti e gli accordi per chitarra, oppure personalizzare i brani, dilettandosi a comporre la propria musica. Nota dopo nota si da vita ad una melodia inedita. Se non è piacevole al primo tentativo, si può sempre migliorare.
Jam Sessions
Nel 2007 è stato il turno di Nintendo DS, che ha messo sul mercato Jam Sessions. Un vero e proprio simulatore musicale con spartiti ed accordi per chitarra. A suonarlo sono i musicisti esperti ed i dilettanti, perché ci sono livelli diversi e brani per tutti i gusti, ma soprattutto per tutti i livelli di difficoltà.
Rock Band
Rock Band, giunto alla quarta edizione, è un gioco pensato per simulare una band. Oltre alla chitarra ci sono basso, batteria e voce. É il più completo del genere ed è compatibile con gli strumenti di vecchia generazione così come con quelli della serie Rock Band, i capitoli precedenti, e di Guitar Hero. Ci sono quasi due mila tracce disponibili, tra cui alcune da scaricare. Tutte le preferenze saranno soddisfatte. Le musiche più famose e quelle meno conosciute assicurano ore di divertimento. Suonando si impara.
Guitar Boy
Da qualche mese si può suonare la chitarra game boy. Una chitarra elettrica perfettamente funzionante che ha incorporato un gioco elettronico. Il Guitar Boy ha il doppio uso. Ci sono due tasti, A e B, aggiunti a quelli direzionali permettono di controllare la console.
Si aumentano il volume e il tono della chitarra. C’è una piccola pecca: non si può suonare e contemporaneamente ascoltare l’audio della console.
Giochi di musica
Dal 1998, quando con la vecchia PlayStation uscì il primo gioco musicale, si sono fatti molti passi in avanti. All’inizio per lo più si trattava di ballare. I videogiochi erano studiati un po’ come i juke-box, forse ancora più interattivi e divertenti, ma la musica veniva ascoltata. Poi c’è stata la svolta con i primi anni Duemila. Si è cominciato a suonare.
Negli Stati Uniti sono stati condotti studi dedicati agli utilizzatori dei videogiochi di chitarra. Rocksmith ha venduto nel mondo 1,4 milioni di copie, a partire dalla fine del 2011 per arrivare alla metà del 2013 prima che uscisse la seconda versione. Sono stati sottoposti ai test partecipanti da New York, Los Angeles, Chicago e Dallas.
Il 95% di loro ha migliorato le capacità di suonare la chitarra. Non ci sono indagini italiane, ma intanto alla fine del 2015 è uscito il nuovo capitolo di Rock Band, seguito dalla nuova versione di Guitar Hero. La sfida per i suonatori di tutto il mondo continua.
Ci si diverte imparando a suonare la chitarra, o semplicemente a incrementare le prestazioni, misurandosi con le canzoni più famose. I videogiochi e la musica stanno continuando a crescere insieme e stanno avvicinando al mondo musicale sempre più giocatori, dagli appassionati ai neofiti, semplicemente incuriositi dagli spartiti e accordi per chitarra e dalla possibilità di formare band.
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