Quando si sente parlare di intelligenza artificiale si pensa subito alle automobili intelligenti, ai telefonini di ultima generazione e ai sistemi di sorveglianza.
Ma l’intelligenza artificiale non è solo questo. Le macchine intelligenti si stanno diffondendo moltissimo in questi ultimi anni. Anche nell’ambito della medicina e del commercio della casa e dei trasporti la rivoluzione dell’intelligenza artificiale continua a fare passi da gigante.
Oggi, i progressi delle macchine intelligenti sembrano essere illimitati e sono sicuramente destinate a superarci un giorno o addirittura, destinate a sostituirci. Si parla sempre molto spesso di intelligenze artificiali che ormai troviamo un po ‘ovunque come nelle automobili, nei cellulari, nei sistemi di sorveglianza.
Con queste tecnologie, praticamente ci conviviamo tutti i giorni. L’intelligenza artificiale è una branca dell’informatica che permette di sviluppare e progettare delle macchine in grado di comportarsi in maniera simile all’essere umano. In pratica, possono prendere delle decisioni. In questo articolo vedremo cosa sono le intelligenze artificiali e fin dove riusciranno a spingersi nella tecnologia del futuro.
Indice
Intelligenze artificiali
Quando è nata l’intelligenza artificiale? Quando si è cominciato a parlare per la prima volta di intelligenze artificiali? Tutto sembra essere iniziato parecchi anni fa da una partita di scacchi fra un campione di questo gioco e un supercalcolatore. Questo supercomputer, era in grado di tenere in memoria diverse milioni di partite di scacchi ed era in grado di analizzare qualsiasi situazione si poteva trovare durante una partita di scacchi grazie al suo enorme database.
Calcolava milioni di possibili mosse al secondo. Durante una partita di scacchi con il campione del mondo che ai tempi era considerato uno dei migliori, lo scacchista abbandona il gioco. Da allora, per la prima volta, si fece concreta la possibilità che un computer poteva diventare più abile di un essere umano.
Con il passare degli anni, non sono mancate le intelligenze artificiali create appositamente per battere i campioni umani in svariati giochi. Per farlo, queste intelligenze artificiali dovevano essere in grado non solo di calcolare le migliori mosse ma dovevano essere anche in grado di prendere da sole delle decisioni.
Oltre a prendere decisioni e a creare strategie, l’intelligenza artificiale si è evoluta nei giochi contro giocatori umani utilizzando anche il bluff, che era diventata una naturale strategia matematica molto affidabile. Si continuano ancora oggi a creare programmi di intelligenza artificiale destinate a giochi degli scacchi e delle carte con algoritmi sempre più complessi.
IA Intelligenza Artificiale
Il concetto di intelligenza artificiale (IA) è nato per la prima volta negli Stati Uniti nel 1956. Un gruppo di scienziati dell’università di stanford utilizzarono per la prima volta questa definizione per un programma informatico che era in grado di assolvere a dei compiti che normalmente erano riservati a persone con alte capacità intellettuali.
Questo programma è stato dotato di facoltà come l’apprendimento e l’adattamento e perfino di una forma di ragionamento per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Dopo questo programma e dopo il lavoro di questi ricercatori, l’intelligenza artificiale è diventata una vera e propria disciplina in tutto il mondo.
Le ricerche diffuse in tutto il mondo ci hanno proiettato nell’era delle intelligenze artificiali. Ma quindi, quali sono gli scopi dell’intelligenza artificiale? Lo scopo principale è innanzitutto sviluppare nuovi metodi per rendere le macchine intelligenti e dunque per far progredire la scienza, la ricerca e la tecnologia.
Intelligenza Artificiale: Reti neurali
Una rete di neuroni artificiali si compone di diversi strati sui quali è interconnessa una moltitudine di mini programmi informatici. Una macchina può riconoscere un oggetto da un’immagine grazie alle connessioni tra i suoi neuroni che si modificano. Ogni neurone impara a riconoscere una particolare immagine grazie ai colori, alle forme e ad altri parametri.
Ad una macchina con intelligenza artificiale, bastano pochi secondi per analizzare i minimi dettagli di una foto. Può essere in grado di riconoscere uno o più soggetti o può impararne di nuovi.
Robot intelligenza artificiale
Le macchine più intelligenti possono imparare ad analizzare enormi quantità di dati. Per “Robot” però, non dobbiamo solo pensare al classico umanoide fatto di metallo. Molte imprese che lavorano nel settore automobilistico stanno programmando un intelligenza artificiale in grado di imparare a guidare un’automobile come un essere umano.
In tutto il mondo, molte note grandi aziende si sono lanciando nella corsa alla produzione di automobili senza conducente. L’obiettivo attuale è creare un automobile completamente autonoma in grado di venire a prenderci a casa nostra e portarci dove vogliamo. Prima che una macchina possa circolare da sola, bisogna adattare una normale automobile in modo che possa essere controllata da un computer.
In futuro, i sistemi intelligenti potrebbero benissimo essere integrati in robot umanoidi con i quali potremo interagire come con un essere umano. Questi robot potranno essere concepiti per accogliere la clientela nei negozi o per aiutare e per far compagnia a persone anziane che soffrono di solitudine. Attraverso la voce, un robot parla con una voce ben dosata anche se è metallica, ma allo stesso tempo fluida.
Il robot ascolta e risponde alle domande interagendo in modo estremamente naturale. Un robot con intelligenza artificiale può avere lo stesso numero di espressioni facciali di un essere umano ma le sue facoltà di comunicazione saranno dovute soltanto al talento di coloro che l’hanno programmato.
Affinché possano immagazzinare più informazioni, è necessario che un robot impari da solo grazie all’osservazione. Per acquisire informazioni da solo, è necessario che il computer viva lui stesso delle esperienze proprio come fanno gli esseri umani.
Autoapprendimento intelligenza artificiale
Attualmente, i ricercatori lavorano su un nuovo tipo di apprendimento in modo che una macchina impari da sola come funziona il nostro mondo. Questo sistema non fa altro che osservare su Internet miliardi di ore di video disponibili online da un algoritmo per l’autoapprendimento. Se quasi tutti quelli che lavorano nel settore dell’informatica investono sull’intelligenza artificiale, è chiaro che è teoricamente possibile costruire delle macchine altrettanto intelligenti come gli esseri umani.
La domanda è quanto tempo ci vorrà per dei robot intelligenti? Ci sono persone molto ottimiste secondo le quali si tratta soltanto di costruire delle macchine con un enorme potenza di calcolo. Altri invece, pensano che ci vorranno dei secoli. Esistono ancora molti ostacoli da superare come ad esempio riuscire a scoprire il segreto dell’apprendimento non supervisionato che è uno dei problemi che dobbiamo superare prima di arrivare allo scopo.
Automobile con intelligenza artificiale
L’intelligenza artificiale di un automobile deve essere in grado di poter utilizzare il volante, i freni e l’acceleratore così che possa dirigerla. Il tutto, controllato da dei sensori per consentire alla macchina di capire l’ambiente circostante. I sensori di un’automobile autonoma hanno telecamere che osservano l’ambiente e l’aspetto degli oggetti.
I sensori di un automobile intelligente rilevano e misurano la geometria dell’ambiente circostante. Un modo diverso da noi esseri umani di orientarsi ricreando un modello geometrico molto più dettagliato dell’ambiente. La macchina paragona i dati che rileva grazie ai suoi sensori con il modello geometrico che è registrato nella sua memoria.
In un automobile, sviluppare l’intelligenza artificiale è una grande sfida perché dovrà far fronte a un infinità di situazioni che si troverà a dover affrontare durante la guida. Il bello dell’intelligenza artificiale è proprio questo; non bisognerà insegnargli tutto in tutte le situazioni ma sarà lei a prendere le decisioni.
Nella maggior parte dei paesi del mondo dove si utilizzano già queste automobili, si impone che questi veicoli possano ridare il controllo in ogni momento ad un conducente umano. Si sta investendo moltissimo sull’intelligenza artificiale automobilistica perché questa tecnologia un giorno porterà alla diminuzione degli incidenti stradali.
Chatbot
Le intelligenze artificiali sono spuntate in tutti gli ambiti della nostra vita. Sapevamo già da tempo che le macchine potevano entrare in concorrenza con l’uomo su internet quando cominciarono ad apparire le chatbot. Sono degli assistenti virtuali, software capaci di conversare con l’utente nella sua lingua. Queste chatbot occuperanno uno spazio sempre più crescente nelle nostre vite e quasi tutte le applicazioni saranno ridisegnate dall’intelligenza artificiale.
Nei prossimi anni non saranno le macchine che risolveranno i problemi ma piuttosto gli assistenti che interagiranno con noi per capire in quale situazione ci troviamo e qual’è il modo migliore per trovare una soluzione.
Comunità scientifica
L’idea che un intelligenza artificiale possa raggiungere un livello di intelligenza che in generale, sia come quello degli esseri umani comincia a farsi strada nella comunità scientifica. Si sono formati dei gruppi di ricerca che studiano il nostro futuro alla luce dello sviluppo dell’intelligenza delle macchine. Una delle domande più comuni che si pone la comunità scientifica è quanto tempo ci vorrà per avere un intelligenza artificiale in grado di fare più o meno tutto ciò che possono fare gli esseri umani.
Una risposta a questa domanda ancora non esiste ma forse tra qualche decennio avremo una risposta. Un’altra domanda che la comunità scientifica si pone è quando avremo un intelligenza artificiale universale. Quindi, quanto tempo ci vorrà prima che emerga qualcosa di radicalmente super intelligente. Probabilmente la risposta è fra non molto tempo.
Una super intelligenza deve essere in grado di sorpassarci in tutti i compiti cognitivi tra i quali la capacità di inventare e se riuscirà a farlo, con meno soldi, più rapidamente e meglio. A quel punto i nostri sforzi diventeranno obsoleti e la super intelligenza sarà l’ultima cosa che avremmo bisogno di inventare.
Uomini sostituiti dalle macchine
Tra le paura di una società in cui milioni di donne e uomini possano un giorno essere sostituiti dalle macchine, c’è la perdita del lavoro. La transizione verso l’era delle macchine intelligenti è una strada che prima o poi l’umanità dovrà imboccare e questo darà accesso a un enorme potenziale. Tuttavia, questa transizione, anche se è inevitabile, comporta dei rischi che ci metteranno di fronte a un incredibile sfida; quella del controllo delle intelligenze artificiali.
Non è un mistero che fin da quando si è parlato per la prima volta di intelligenza artificiale, l’uomo ha avuto paura di una ribellione delle macchine. Non si tratta solo di fantascienza, alcuni casi nel passato, hanno documentato già alcune ribellioni dell’intelligenza artificiale anche se solo in fase di algoritmi.
Ad esempio, una notizia di qualche tempo fa riguardava l’intelligenza artificiale di Facebook. Si trattava di un esperimento che però venne interrotto subito perché questo algoritmo creava dei bot che discutevano fra loro con una lingua incomprensibile dagli stessi sviluppatori.
Software che utilizzano l’intelligenza artificiale e che sviluppano un linguaggio incomprensibile che non riescono a capire nemmeno i loro creatori è un imprevisto. Durante il perfezionamento della IA, gli imprevisti non saranno pochi. Quindi, tornando al discorso “controllo delle intelligenze artificiali”, non è da scartare l’idea di trovare un modo per disattivare la IA.
Per un qualsiasi problema, l’uomo dovrebbe essere sempre in grado di avere il pieno controllo della IA disattivandola in qualsiasi momento.
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