In questo articolo voglio fare un bel tuffo nel passato parlando del mio primo computer in assoluto; L’Intel 80386. Probabilmente, anzi, sicuramente, molti “non più giovani” come me se lo ricorderanno o l’avranno utilizzato anche loro negli anni ’80. In realtà questo computer Intel 80386 l’ho avuto per poco tempo.
Dopo qualche mese ero passato al “potentissimo” 80486 a ben 50MHz con modalità turbo a 66MHZ. Ma iniziamo questo bel tuffo nel passato che sicuramente farà tornare in mente qualche ricordo tra i lettori che hanno iniziato come me questa avventura partendo dall’80386.
Indice
Il mio primo computer 80386
Negli anni ’80 in famiglia avevamo pensato di acquistare questo computer come aiuto per gli studi e per la scuola in genere. In realtà, dopo poco tempo l’acquisto del computer che non ricordo quanto è stato pagato, per gli studi non era assolutamente servito a nulla. Non fraintendiamo, non è servito a nulla per gli studi non per la potenza del computer o per la mancanza di software ai tempi, ma per la connessione a Internet.
A quei tempi di Internet se ne sentiva parlare solamente, non tutti se la potevano permettere una connessione perché mantenerla costava veramente parecchio. Non so se qualcuno se lo ricorda, ma il “vecchio” modem 56K ai tempi oltre che alle prestazioni che erano quelle che erano, faceva anche un certo “rumore”.
Qualche nostalgico si sentirà riaffiorare tantissimi ricordi sentendo il suono del modem 56K come nel video sopra. Io invece, avevo già la doppia linea della Telecom a 128K, un modem enorme appeso a muro che faceva diventare un incubo la bolletta del telefono. Ma ritorniamo al computer, l’Intel 80386 o semplicemente conosciuto come 386 e basta a quei tempi.
Come anticipato prima, in realtà quel computer non l’avevo tenuto per molto, sono subito passato dopo qualche mese al “mitico” Intel 80486 DX2. Ricordo che questo computer andava di base ad un clock del processore di 50MHz (Notare MHz e non GHz). Sulla parte frontale del case, che a quei tempi non c’era molta scelta, erano tutti bianchi, c’era un pulsante.
Questo pulsante, che tra l’altro era grosso come un bottone di una giacca, serviva per “overcloccare” al volo il processore. Schiacciando il bottone si passava dalla modalità normale (50MHz) a ben 66MHz in modalità “Turbo”. Il risultato in prestazioni? Praticamente niente e il sistema si teneva di solito sempre in modalità a 66MHz.
Come potete vedere dal video precedente, quando si accendeva un 80486 l’attesa per caricare il sistema operativo Windows 95 richiedeva tempi bibblici. Sull’80386 che avevo in precedenza utilizzavo il vecchio sistema operativo DR-DOS se non ricordo male alla versione 5.
Quel sistema operativo era su 5 o più floppy-disk per un totale di 5MB di sistema operativo. Per installarlo, se tutto andava bene, ci volevano almeno un paio di ore.
A quei tempi, esisteva già la concorrenza tra AMD e Intel. Ricordo che tra il 386 e il 486 DX2 di prestazioni, non c’era poi così tanta differenza. Molti preferivano Intel, ma anche AMD andava piuttosto bene nelle vendite. Adesso però vorrei elencarvi l’hardware all’interno di un PC 80386 o 80486.
Hardware Intel 386 e 486
Il mio primo computer, ma anche il secondo e se non ricordo male pure il terzo, avevano un hard-disk che come forma non cambiava molto da quelli odierni. Però ricordo che pesano molto di più. Se lo tiravi addosso a qualcuno rischiavi di commettere un omicidio. Ricordo che il primo hard disk che ho comprato separatamente era da 1,6GB della Western Digital e l’avevo pagato 340,000 lire.
Prima di questo hard disk, ero costretto ad utilizzare un molto più “stretto” 250MB. I sistemi operativi di quei tempi non occupavano molto, ma con l’andare avanti degli anni lo spazio di archiviazione a disposizione cominciava a diventare sempre troppo poco. I programmi e i giochi si potevano acquistare tranquillamente in edicola in floppy-disk.
Inizialmente, per un gioco il floppy era uno solo ma con l’andare avanti del tempo sono cominciati a diventare due, tre, quattro e così via fino all’avvento del lettore CD. Questo è sostanzialmente l’interno di un PC 486:
Da notare che precedentemente ho scritto “lettore CD” e non DVD, quelli, sono usciti in commercio ben dopo altri anni. I lettori CD (e leggevano solo quelli) si sono evoluti in velocità di rotazione del CD e della velocità di lettura dei dati. Sono partiti da 2X per poi arrivare fino a 56X (Se non ricordo male). Non erano ancora masterizzatori, leggevano soltanto i dati su CD.
I masterizzatori sono arrivati anni dopo e alla loro uscita sul mercato arrivavano a costare anche 500.000 lire. Erano altri tempi, masterizzare era quasi considerata un “arte”. Questo perché a quei tempi masterizzare ad esempio un CD musicale non era così semplice e immediato come oggi. I masterizzatori di allora non utilizzavano ancora le immagini ISO.
Il processore non scaldava molto e non credo proprio che la cosa vi sorprenda. Alcuni utenti non utilizzavano nemmeno la ventola su processore. Per chi non lo sapesse, l’80386 è stata la prima CPU di Intel con architettura a 32 bit. Solo nel 2004 è stata utilizzata per la prima volta l’architettura a 64 bit.
Prima dell’80386 c’era l’8086, l’8088 e l’80286 ma personalmente non li ho mai avuti, sono partito direttamente dall’80386. Un processore che però, a differenza degli altri ha fatto la storia perché è stato il primo a essere stato distribuito in esclusiva da Intel. Solo nel 1991 AMD era arrivata ad introdurre sul mercato il suo processore Am386 togliendo l’esclusiva sulla produzione dei processori alla Intel.
Grazie all’introduzione del processore 80386 si è visto nascere la Kernel di Linux. Questo processore di Intel a quei tempi aveva riscosso un’enorme successo. La Intel inoltre introdusse sul mercato ben tre versioni di questo processore 80386:
- 80386SX
- 80386SL
- 80386EX
- 80386DX
Ricordo che per giocare al primo Doom e successivamente a Doom 2, era meglio comprare ed installare almeno due banchi di memoria RAM per un totale di 8MB per far girare bene uno di questi giochi. I banchi di memoria di cui mi riferisco erano da 4MB a 72-Pin e chiamavano SIMM EDO RAM. Chi se le ricorda?
Sicuramente le avrete già viste, qualcuno di voi le avrà ancora, magari dentro un cassetto come ricordo. Ancora oggi vengono vendute sui vari marketplace presenti su internet. Oltre all’hardware all’interno di questi PC vi ricordate il case? Ferro spesso plastica rigorosamente solo di colore bianco.
Ma una cosa che non mi scorderò mai di questi primi PC non è tanto il computer in se stesso, ma i monitor. Molti monitor di allora a tubo catodico non avevano nessuna protezione contro l’affaticamento degli occhi. Dopo qualche minuto davanti a questi monitor chi si ricorda il lacrimare degli occhi come se avessimo pelato le cipolle?
Alcuni sostenevano addirittura che a quei tempi si era abbronzati davanti a quei monitor.
Mouse PS2
Ve li ricordate questi mouse con attacco PS2? Sicuramente finirò all’inferno con tutte le imprecazioni che ho tirato dietro a questi mouse. Altro che sensore ottico, questi mouse avevano una pallina che facevano girare delle rotelle all’interno del mouse. Bastava un po ‘di polvere o sporcizia per farlo bloccare.
Questo mouse come nella foto precedente, era il tipico che usavamo per un 386 o per un 486. Quando un mouse come questo era nuovo, si poteva utilizzare bene per qualche settimana. Appena la pallina si sporcava o peggio ancora, entrava sporvizia infilandosi tra le rotelline al suo interno, bisognava necessariamente smontarlo per pulirlo.
Nei peggiori dei casi, si doveva smontare anche 2 o 3 volte al giorno. Altro che i migliori mouse da gaming dei giorni nostri.
Il mio primo computer: Le conclusioni
Negli anni, partendo dal mio primo computer, dopo l’80386 di PC ne ho veramente cambiati parecchi. Faccio fatica a ricordarmeli tutti. Ovviamente quelli che mi hanno dato più soddisfazione sono gli ultimi, come è ovvio. Sono velocissimi, esteticamente bellissimi e si può giocare, guardare video e fare moltissime altre cose ad altissima risoluzione.
Spero che questo articolo vi possa aver fatto fare un bel tuffo nel passato e quindi nei ricordi ritornando ai tempi di quando usavamo questi primi PC. Erano lenti, facevano rumore ma sono stati i primi PC che ci hanno fatto letteralmente innamorare della passione dell’informatica e dei computer in genere.
Qualcuno, leggendo questo articolo magari gli è venuto un magone pensando alle “vecchie” battaglie su questi PC. Altri invece, avranno sicuramente trovato alcune informazioni utili su un’argomento del passato.
Spero che questo articolo vi sia stato utile o che, meglio ancora, vi abbia fatto ripensare ai “bei vecchi tempi”, i mitici anni 80.
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