House Flipper: restauratori, arredatori e… ricchi! Chi l’avrebbe mai detto che riparare oggetti, dipingere, posare piastrelle ed in generale arredare una stanza sarebbe stato così divertente?
Indice
House Flipper recensione
House Flipper fa questo, ci pone davanti ad un disastro con uno straccio ed una scopa, pronti a ridare lustro alla stanza. L’inizio è soft, abbiamo il nostro ufficio ed i primi lavoretti da fare, cose semplici come pulire vetri, buttare l’immondizia, ripulire una stanza dagli insetti. In una sorta di sviluppo del personaggio, iniziamo solamente con una scopa per poi acquisire, salendo di livello, altri strumenti che ci permetteranno di dipingere, posare piastrelle, installare termosifoni, stuccare, disinfestare.
Con i primi incarichi della nostra ditta “tuttofare” possiamo mettere da parte i soldi necessari per il primo grande progetto: acquistare una casa, decisamente fatiscente, rimetterla a nuovo e venderla per un buon prezzo. È questo il meccanismo su cui si basa House Flipper, in un percorso al rialzo in cui guadagnando sempre più soldi potremo investirli in case sempre più grandi, da rendere confortevoli ed abitabili per i possibili acquirenti, che più saranno soddisfatti più sono disposti a sborsare alte cifre.
Realismo in House Flipper
Il realismo con cui è costruito il gioco è notevole. Dopo aver montato il primo lavandino in bagno, mi è venuto spontaneo pensare: “È facile, potrei farlo anche nella realtà“. Ok lo ammetto, non ho provato veramente a farlo, ma i dettagli del gioco rendono estremamente realistico tutto ciò che si fa: ogni singola vite da avvitare, pezzi da incastrare, collegamenti alle tubature da fare, fino all’installazione finale dell’oggetto.
Tutti i “lavoretti” iniziali che siamo chiamati a fare dai nostri clienti servono da una parte a guadagnare il denaro sufficiente da investire nell’acquisto di una casa, e dall’altra ad aumentare le nostre skill. Come un vero è proprio RPG, il personaggio sale di livello e può dipingere meglio, installare più velocemente, spendere meno per gli oggetti. Nell’angolo in basso a destra viene chiaramente segnalato quando è disponibile uno skill point da poter utilizzare.
La mia prima casa
Dopo un po’ di gavetta, arriva il momento tanto atteso: la prima casa. Nel mondo di House Flipper i vecchi proprietari sono particolarmente disordinati e ci lasciano i nuovi appartamenti in condizioni pietose. Molto più simili ad una discarica, in realtà, che ad un appartamento.
Ma noi ormai siamo diventati particolarmente bravi e nel giro di pochi giorni (sì, se lo state chiedendo c’è anche l’alternanza giorno/notte) la casa sarà irriconoscibile. Sporcizia e disordine regnano ovunque, ma non solo. Alcune stanze sono infestate dagli scarafaggi (con tutta quella sporcizia, cosa ti aspettavi?), che ad alcune persone possono fare particolarmente ribrezzo.
La software house però ha pensato a tutto, per cui se soffri di katsaridaphobia (paura degli scarafaggi) nelle opzioni di gioco puoi modificare gli insetti con pezzi di vetro.
Controlli e movimento di gioco
Al primo impatto con il gioco viene automatico l’utilizzo del controller, visto che si tratta di una visuale in prima persona, ma non è supportato da House Flipper. O meglio, ci si può muovere ed interagire con l’ambiente anche usando il controller, ma i suggerimenti a video riporteranno sempre come riferimento tastiera e mouse.
Bastano comunque pochi minuti per abituarsi al sistema di movimento e controllo, molto semplice, grazie anche ai suggerimenti che ogni volta che il cursore si posiziona in un determinato punto dello schermo ci dicono quali sono le possibili interazioni.
La visuale è in prima persona, con il puntatore al centro esatto dello schermo che cambia forma a seconda dell’azione che possiamo compiere. Una comoda minimappa nell’angolo in alto a destra ci dice in quale punto della casa siamo e cosa dobbiamo fare, segnalando i punti in cui vi è ancora sporcizia da sistemare o impianti da riparare.
Tutte queste informazioni non sono però disponibili da subito, solo utilizzando i punti skill che si guadagnano con il “duro lavoro”. La tecnologia ci viene in aiuto grazie al comodo tablet che abbiamo a disposizione.
Oltre ad avere sott’occhio le statistiche di gioco, con il tasto Tab (richiamare il Tablet con il Tab l’ho trovato un tocco di genio) hai subito davanti il negozio virtuale, dal quale acquistare attrezzature, mobili e in generale tutto ciò che serve per risistemare il disastro che una volta era chiamato casa.
Autore: Valentina Paradiso per iCrewPlay.com
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