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Chi ha inventato il computer?

Chi ha inventato il computer
Chi ha inventato il computer

Chi ha inventato il computer? In questo articolo vediamo chi è stato ad inventare il primo computer della storia e la sua evoluzione. In questo articolo vedremo che ha iniziato ad utilizzare per la prima volta il concetto di “calcolatore elettronico” e gli sviluppi futuri del personal computer.

Chi ha inventato il computer? Charles Babbage

Chi ha inventato il computer? Charles Babbage era un matematico e un filosofo inglese nato il 26 dicembre 1791 e deceduto il 18 ottobre del 1871. Era uno scienziato che per la prima volta aveva creato il concetto di “computer programmabile“. Il primo computer della storia, si potrebbe attribuire addirittura all’abaco anche se, di elettronico o tecnologico, non aveva assolutamente niente.

Chi ha inventato il computer
Chi ha inventato il computer?

Infatti, c’è chi ancora oggi sostiene che l’abaco fu il primo calcolatore, il discendente diretto del computer. Ma il primo computer che assomigliava alle macchine moderne di oggi era il motore analitico, un dispositivo ideato e progettato dal matematico inglese Charles Babbage tra il 1833 e il 1871.

Ancora oggi, Charles Babbage è considerato da molti come il “padre del computer”, dato che fu lui ad aver inventato il primo computer meccanico che alla fine ha portato a progetti elettronici più complessi.

Nascita del computer

Babbage decise di costruire una macchina che soprannominò “Macchina differenziale” in grado di fare complessi calcoli matematici senza però usare la moltiplicazione o la divisione. Però, solo nel 1832 riuscì a realizzare un prototipo funzionante di questa sua macchina che serviva inizialmente per la fabbricazione di tavoli.

Macchina differenziale di Babbage

Di Photograph © Andrew Dunn, 5 Novembre 2004. Website: http://www.andrewdunnphoto.com – Opera propria, CC BY-SA 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=87413

Da quel prototipo, Babbage iniziò la realizzazione di nuovo tipo di computer meccanico che poteva effettuare calcoli ancora più complessi, inclusi la moltiplicazione e la divisione. Si può quindi affermare che il primo prototipo di computer era un enorme macchinario con grandi ingranaggi. Di certo, nulla che poteva neanche lontanamente assomigliare ai PC gaming di oggi.

Le parti di base dei primi computer

Le parti di base dei prototipi dei primi computer presentavano due tratti distintivi come in qualsiasi altra macchina moderna come un’unità centrale di elaborazione, o CPU e la memoria. Babbage, naturalmente, non usava questi termini e infatti chiamava la CPU “mulino” e la memoria era nota come “archivio”. In questi primi prototipi, esisteva già un dispositivo che si poteva definire come un “lettore” per inserire istruzioni.

Avevano un modo per imprimere su carta i risultati generati dalla macchina. Questo dispositivo di output è stato quindi il precursore delle attuali stampanti a getto d’inchiostro e al laser. Fu solo nel 1991 che le idee di Babbage furono tradotte in un computer funzionante dalle dimensioni di più di tre metri di lunghezza e due metri di altezza.

Evoluzione del computer

La consapevolezza della rapidità con cui si sviluppa la tecnologia informatica è risaputa da tutti. Acquisti oggi tutti i componenti hardware PC per assemblare un computer e dopo qualche mese sono già obsoleti. Che cosa riserva il futuro per i computer? Supponendo che i produttori di microprocessori possano continuare a rispettare la Legge di Moore, la potenza di elaborazione dei nostri computer dovrebbe raddoppiare ogni due anni.

Significa che i computer tra cento anni saranno miliardi di volte più potenti di quelli di oggi. Però, già in passato molti avrebbero messo in dubbio che la Legge di Moore resisterà così a lungo. Per ottenere processori sempre più potenti, si è passato all’architettura multi-core. Un processore multi-core dedica parte della sua potenza di elaborazione a ciascun core.

Un esempio, sono gli attuali processori i7 di Intel e i nuovi processori AMD. I primi prototipi di computer come accennato precedentemente, erano enormi macchinari fatti di ingranaggi. Successivamente, i primi calcolatori elettronici erano enormi calcolatrici grandi come una stanza.

Oggi, i computer si sono evoluti fino ad essere alla portata di tutti. Basta scegliere i giusti componenti hardware per assemblarsi da soli il proprio computer. Essenzialmente i computer odierni si stanno orientando soprattutto ai PC da gaming. Quelli da ufficio comunque, sono composti essenzialmente con gli stessi componenti e periferiche:

I futuri computer

I futuri computer potrebbero fare affidamento su un modello completamente diverso rispetto alle macchine tradizionali. E se abbandonassimo il vecchio processore basato su transistor? La tecnologia a fibra ottica ha già iniziato a rivoluzionare i computer. Le linee dati in fibra ottica trasportano informazioni a velocità incredibili e non sono vulnerabili alle interferenze elettromagnetiche come per i classici cavi classici.

L’dea, sarebbe di utilizzare in futuro un computer che utilizza la luce per trasmettere informazioni anziché elettricità. Un vantaggio è che un sistema ottico o fotonico genererebbe meno calore rispetto al tradizionale processore a transistor elettronico. I dati verrebbero trasmessi anche a una maggiore velocità.

Computer quantistico

Gli ingegneri vogliono sviluppare un transistor ottico compatto che può essere prodotto in serie. I transistor fotonici potrebbero diventare parte di un computer quantistico. A differenza dei computer tradizionali che utilizzano cifre o bit binari per eseguire operazioni, i computer quantistici utilizzano bit o qubit quantistici. Un bit è uno 0 o 1, praticamente un interruttore spento o acceso ma un qubit può essere contemporaneamente uno 0 e un 1 o qualsiasi altra via di mezzo.

Un computer quantistico dovrebbe essere in grado di risolvere grossi problemi che possono essere suddivisi in più piccoli molto più velocemente di un computer tradizionale. Ma i computer quantistici sono, per loro stessa natura, instabili. Se lo stato quantico del computer è sconvolto, la macchina potrebbe tornare alla potenza di calcolo di un computer tradizionale.

Forse, il futuro dei computer è dentro di noi

Squadre di informatici stanno lavorando per sviluppare computer che utilizzano il DNA per elaborare le informazioni. Questa combinazione di informatica e biologia potrebbe aprire la strada alla prossima generazione di computer. Un computer DNA potrebbe avere diversi vantaggi rispetto alle macchine tradizionali. Ad esempio, il DNA è una risorsa abbondante ed economica.

Se scopriamo un modo per sfruttare il DNA come strumento di elaborazione dei dati, potrebbe rivoluzionare il campo dei computer. In questo futuro, i computer sono diventati così piccoli e pervasivi da essere praticamente trovati dappertutto. Questi computer possono avere sensori che possono monitorare la salute fisica, aiutare nella guida o nel lavoro.

Internet e computer

Una visione del futuro che è allo stesso tempo affascinante ma anche spaventosa, sono le reti di computer che diventerebbero così solide che diventeremo “sempre connessi” ad Internet. È possibile comunicare con chiunque vogliamo, indipendentemente da dove ci troviamo, senza preoccuparci dell’interruzione del servizio. D’altra parte, sarebbe anche possibile per le aziende, i governi o altre organizzazioni raccogliere informazioni su di noi e tenerci d’occhio di continuo alla faccia della privacy.

I progetti Wi-Fi e la tecnologia 4G, hanno esteso la rete ben oltre il mondo delle macchine cablate. Puoi acquistare uno smartphone e accedere ad internet in pochi secondi. Potrebbe non passare molto tempo prima che quasi tutto ciò con cui entriamo in contatto abbia un computer o un sensore al suo interno.

Potremmo anche vedere enormi trasformazioni nella tecnologia dell’interfaccia utente. Attualmente, la maggior parte dei computer si affida a interfacce di input fisico come mouse e tastiera o altra periferiche su cui immettiamo i comandi. Gli informatici e i neurologi stanno lavorando su varie interfacce che permetteranno alle persone di usare i computer comunicando con il pensiero.

Progresso tecnologico

Risulta molto difficile immaginare come sarà la tecnologia diciamo fra un centinaio di anni. Il progresso tecnologico non è necessariamente lineare e potremmo sperimentare decenni di enormi progressi seguiti da un periodo in cui ne facciamo pochi. D’altra parte, secondo alcuni futuristi, potrebbe non esserci alcuna differenza significativa tra computer e umani fra cento anni.

In quel mondo, saremo trasformati in una nuova specie che può migliorare su se stessa ad un ritmo inimmaginabile per noi. Qualunque sia il futuro che ci attende, è sicuro presumere che le macchine su cui faremo affidamento in futuro saranno molto diverse dai computer di oggi. Sicuramente, l’intelligenza artificiale sarà uno degli argomenti più utilizzati in futuri.

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Autore e amministratore del sito Tech Universe, appassionato di tecnologia e internet. Recensioni hardware PC, software e guide d'informatica e internet in genere.